Attraverso l’obiettivo
Dal 22 settembre al 29 settembre, alla Pieve di Urago Mella si è tenuta la mostra fotografica “Attraverso l’obiettivo” che celebra i cento anni di storia della Banda di quartiere. Inaugurata la mattina del 22 settembre, i visitatori sono stati accompagnati fin da subito dalle note dei componenti attuali del Corpo Bandistico Urago Mella, avendo così la possibilità di essere catapultati nel passato.

Il luogo scelto, invero, fa anch’esso parte di quelle reminiscenze raccontate all’interno dell’esposizione, la Pieve infatti era stata per un periodo luogo adibito alle prove dei bandisti prima dell’attuale sede. Coloro che hanno varcato e che varcheranno quella soglia così significativa, potranno quindi ben ammirare il lungo cammino percorso dal lontano 1924 ad oggi, immergendosi tra fotografie storiche, reperti di valore inestimabile quali strumenti dei primi bandisti e non solo, regalandosi l’emozione di rivivere un pezzo di storia ormai divenuta indelebile.

La Banda di Urago Mella, d’altronde, ha sempre rappresentato da quando è nata un punto di riferimento importante per la comunità locale. Ciò lo si è ben visto anche dall’affluenza, tant’è che non sono state poche le persone che durante l’orario di apertura si sono recate all’interno dello spazio riservato alla mostra.
E così sono state accolte dai bandisti con un orgoglioso sorriso, e con passo lento e sguardo curioso hanno potuto fermarsi ad apprezzare ogni minimo dettaglio, realizzato con molta cura e attenzione, leggendo e osservando tutti gli eventi e persone che hanno caratterizzato o identificato il vissuto della Banda, apprendendo le memorie di una narrazione tutt’altro che banale e lineare, ma senza dubbio ricca di un vissuto toccante.
“Le note musicali sono l’espressione di emozioni e la nostra “banda” ce ne dona molte, come se fossero teneri abbracci da condividere. Grazie “banda””.
Questo è uno dei pensieri che sono stati scritti sul libro dei ricordi,
“La vostra musica mi ha accompagnato sempre in allegria ed in tristezza, grazie e che possiate esistere e resistere per altri 100 anni”
e ancora
“Complimenti per l’iniziativa, ricordare fa bene, continuare a progredire, la musica rincuora”
Usciti dalla mostra, si ritorna a casa con la consapevolezza che per arrivare a festeggiare un traguardo così importante. Molta strada è stata fatta e questo è un concetto che la mostra è stata in grado di esaltare molto bene; realizzata con mesi di anticipo, ha richiesto non poche fatiche e vedendo il materiale reperito non sarà troppo difficile capirne le motivazioni, ma è proprio questo che la rende tanto speciale, perché è il frutto di un lavoro comune, fatto da chi ama la banda per chi ama la banda e chiunque la visiti non potrà fare a meno che rimanere sorpreso da come il Corpo Bandistico di Urago Mella sia germogliato lentamente e in modo florido dal primo giorno in cui è stato fondato ai nostri giorni.
Insomma per concludere non si può dire molto di più, se non che essa è stato un vero regalo per gli occhi e il cuore di chi lo ha visitato.
